DETERPILL #4 – TENSIOATTIVI ANFOTERI

 

E siamo giunti alla fine delle classi di tensioattivi, gli anfoteri. Che dire, in prodotti per parti del corpo delicate, meglio che ci siano!

I tensioattivi anfoteri sono caratterizzati dalla presenza, sulla stessa molecola, di entrambe le cariche: una positiva e una negativa.
Possono essere classificati in: betaine, propilamidobetaine, solfobetaine, imidazoline e glicine.

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Un classico esempio dell’impiego di tensioattivi anfoteri sono i detergenti per lavare i piatti a mano, o i saponi per mani delicate, per l’igiene intima, o per capelli deboli: tali prodotti largamente presenti nella Grande Distribuzione fanno largo uso infatti di tensioattivi anionici, molto efficaci (spesso da soli in formule a basso costo).
Nelle FORMULAZIONI ATTENTE alla delicatezza, i tensioattivi anfoteri vengono impiegati proprio per mitigare l’aggressività di questi ultimi che
, ad esempio, possono  nel tempo creare effetti di secchezza o irritazione sull’epidermide, alterandone l’equilibrio idrolipidico.
Essendo piuttosto schiumogeni ma non molto lavanti, vengono impiegati con i tensioattivi anionici anche con lo scopo di rafforzarne la schiumosità.